Mi svegliai all’alba con la voce di una gatta che miagolava accanto al mio letto e si strusciava contro di me. Mi tormentava con una strana insistenza. Quel suo modo era perentorio e la sua inquietudine mi affliggeva al punto che mi dissi che forse aveva fame. Così mi alzai e le portai del cibo ma lei si astenne dal mangiare e si allontanò. Allora pensai che forse aveva sete, così la condussi verso l’acqua ma lei non le prestò attenzione. Si mise a guardarmi in un modo che esprimeva tutto il dolore e la tristezza che provava. Il suo aspetto mi fece una grande impressione e mi commosse al punto che avrei voluto essere come Salomone e comprendere il linguaggio degli animali per capire di cosa avesse bisogno e per alleviare la sua pena. La porta della camera era chiusa e vidi che lei allungava lo sguardo in quella direzione e mi si incollava addosso ogni volta che mi vedeva andare verso la porta. Compresi il suo obiettivo, capii che voleva che le aprissi la porta così mi affrettai ad aprirla. Il suo sguardo cadde sullo spazio aperto, vide il cielo e il suo stato cambiò, la tristezza e l’afflizione si trasformarono in gioia e felicità e si mise a correre per conto suo. Tornai a letto, appoggiai la testa sulla mano e cominciai a pensare alla faccenda della gatta. Ero pieno di ammirazione per lei e avrei voluto sapere se la gatta capiva il significato della libertà. Certamente è triste quando ne è priva ed è felice quando la ritrova. Capisce davvero il significato della libertà, pensai. A cosa erano dovuti la tristezza, i pianti e l’astensione dal cibo e dall’acqua se non a quello, e cos’erano le suppliche, le preghiere, lo strofinarsi e l’insistenza se non una corsa per raggiungerla. | Entry #25673 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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14 | 3 x4 | 1 x2 | 0 |
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Stamattina all'alba mi ha svegliato una gatta che miagolava accanto al mio letto e si strusciava con una una strana insistenza; la qual cosa mi ha impensierito e agitato. Forse ha fame, mi sono detto, così mi sono alzato e le ho portato qualcosa da mangiare: se ne è allontanata disgustata. Allora mi sono detto: forse ha sete, e le ho indicato l'acqua: non l'ha degnata di uno sguardo. Ha iniziato, piuttosto, a lanciarmi certe occhiate che esprimevano tutto il dolore e la tristezza racchiusi nella sua anima: a quella vista mi sono profondamente commosso, tanto che ho desiderato essere Salomone per poter capire il linguaggio degli animali, così avrei scoperto di cosa aveva bisogno e avrei potuto alleviare il suo tormento. Ho notato, allora, che le correva lo sguardo verso la porta della stanza chiusa a chiave e che si incollava a me ogni volta che mi vedeva andare in quella direzione, così ho capito quale fosse il suo obiettivo: voleva che le aprissi la porta. Sono corso ad aprire. Non appena il suo sguardo si è perso nello spazio aperto e ha visto il cielo, improvvisamente è passata dalla tristezza alla felicità e dalla pena al giubilo, e si è lanciata a tutta velocità per la sua strada. Io sono tornato a letto e, la testa abbandonata sulle mani, ho iniziato a riflettere, ammirato, sulla storia di questa gatta. Chissà se comprende il significato della libertà, mi sono chiesto: in fondo si rattrista se la perde e si rallegra nel ritrovarla. Sì, lo comprende eccome: era triste, piangeva e si rifiutava di mangiare e di bere, tutto in nome della libertà; si strusciava, insisteva e supplicava, unicamente nel tentativo di raggiungerla. | Entry #25694 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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11 | 2 x4 | 1 x2 | 1 x1 |
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Mi sono svegliato oggi all'alba con un gatto che miagolava accanto al mio letto e si strofinava su di me, insistendo con strana urgenza. Il suo comportamento mi insospettì e mi colpì la sua preoccupazione e dissi: "Forse è affamato”, quindi gli preparai del cibo, ma ne fu schifato e se ne allontanò. Allora dissi: ”Forse ha sete”, e quindi lo portai all'acqua, ma non gli interessava. Cominciò a guardami con uno sguardo che racchiudeva ed esprimeva dolore e dispiacere, e la sua vista mi colpì così profondamente che avrei voluto essere Salomone e capire la lingua degli animali per sapere di cosa aveva bisogno e calmare la sua angoscia. La porta della stanza era chiusa e vidi che continuava a guardarla e si attaccava a me ogni volta che mi vedeva avvicinarmi ad essa, quindi realizzai qual era il suo obiettivo e capii che voleva che gliela aprissi. Mi affrettai a farlo. Il suo sguardo si posò sullo spazio, vide il volto del cielo, la sua espressione da triste e dispiaciuta divenne felice e gioiosa e se ne andò per la sua strada. Io tornai a letto, mi presi la testa tra le mani, cominciai a pensare a questo gatto e rimasi colpito dalla vicenda. Che dire: quanto vorrei sapere se il gatto capisce il significato della libertà, si rattrista per la sua mancanza e gioisce nel ritrovarla, già; certo capisce veramente il significato della libertà, e il suo dolore, il suo pianto e il suo rifiuto del cibo e dell'acqua non erano che per questo; e non implorava, sperava, si strofinava e insisteva che per ottenerla. | Entry #25711 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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2 | 0 | 1 x2 | 0 |
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Mi sono svegliato all'alba di questo giorno, il suono di un gatto miagola accanto al mio letto e mi Taatmsh, insistendo lo straniero urgente, Wrabna lei e Ohemena occupa, e ho detto: Forse era affamato e mi si alzò in piedi e ha portato il suo FavCH cibo e lo lasciò, ha detto: Forse è Vorushdtha sete per la pellicola d'acqua è pieno di esso, e ha stabilito uno sguardo agli sguardi pronunciare in quanto comporta lo stesso dolore e il dolore, l'impatto di me stesso in vista gravemente colpite anche voluto che se io Solomon, capisco il linguaggio degli animali, per conoscere le loro necessità ed è stato rilasciato Krepettha, era la porta della stanza chiusa e l'ho visto prolungare sguardo verso di lui e mi Taatlsq ogni volta che mi ha visto mi dirigo verso di lui, mi sono reso conto Il suo scopo e sapeva che voleva aprirle la porta, così sono stato veloce ad aprirlo Qui sullo spazio,E ho visto la faccia del cielo, fino allo stato di tristezza e sono diventati per la gioia e la gioia e hanno iniziato ad andare per la sua strada, sono tornato al mio letto e ho girato la testa tra le mani e ho pensato a questa figa e sono rimasto colpito dallo stesso e dico: se solo i miei capelli non capiscono il significato della libertà, Comprendeva il significato della libertà e del diritto di comprendere, ed era il dolore e Bkoa e lo teneva per cibo e bevanda solo per esso, ed era la supplica e la speranza, e spinto e spinto solo nella ricerca del raggiungimento. | Entry #25661 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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1 | 0 | 0 | 1 x1 |
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